Sono stati salvati 32 persone, ma risultano dispersi due uomini e due bambini rispettivamente di sei anni e sei mesi.
Lampedusa, ancora uno dei porti di approdo di numerosi migranti. Anche troppi, per le possibilità dell’isola. L’ennesima tragedia porta con sé altri dispersi dopo il naufragio di questa mattina. Due giorni fa erano solo 43 le persone arrivate sulla costa, oggi invece ben 144. Dei tre barconi di questa mattina, la Guardia Costiera ha tratto in salvo 32 persone, ma sembrano dispersi ancora due uomini e due bambini.
Sbarchi di migranti
Solo due giorni fa era arrivato a largo Lampedusa un barcone con a bordo 43 persone, tre delle quali si sono perse le tracce. Questa mattina invece ad approdare nella stessa zona sono stati ben 144 migranti suddivisi in quattro barconi, rispettivamente di 33, 35, 33 e 43 persone, tra cui 22 minorenni.
La Guardia Costiera dichiara che provenivano da Guinea, Mali, Burkina Faso, Camerun, Costa d’Avorio e Senegal, e tutti sono partiti da Sfax, in Tunisia. All’hotspot di contrada Imbriacola attualmente ci sono oltre 400 persone, ma i posti sono troppo pochi per poterli ospitare tutti.
“Intervenga l’Europa”
Durante l’arrivo a largo Lampedusa, stamattina c’è stato un naufragio in cui sono state perse le tracce di due uomini e due bambini. I due piccoli, di sei mesi e sei anni, si sono dispersi, strappati ai loro genitori che si trovavano con loro assieme ad altri 30 migranti. I soccorritori sono riusciti a salvare 32 migranti, ma dei quattro dispersi non si sa ancora nulla.
Una situazione insostenibile senza alcun aiuto europeo. Filippo Mannino, sindaco di Lampedusa e Linosa, tuona: “Intervenga l’Europa. C’è troppo silenzio e troppo immobilismo attorno a questi morti. In poco più di 5 mesi ho accolto e dato bare a 18 persone, fra cui tantissimi bambini. Ma ci sono stati anche i dispersi, tantissimi di cui non è stato trovato nemmeno il cadavere”.
